Cos'è l' ANGIOSTRONGYLUS VASORUM?
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]L'Angiostrongylus Vasorum è un nematode (verme), un parassita ematofago che vede come ospite definitivo il cane (le volpi sono il principale reservoir di diffusione della malattia), che durante il ciclo biologico del parassita, espellono attraverso le feci, le forme larvali che verranno assunte da ospiti intermedi come le lumache (gasteropodi terrestri) o rane/rospi (anfibi).
Il cane si infesta attraverso l'ingestione di questi animaletti come appunto le lumache (meno probabile con rane o altro) che ospitano le forme larvali L3 "infettanti" ed i più a rischio (come nel tuo caso) sono i cuccioli (ecco l'alta % di individui giovani colpiti) che appena possono mettono in bocca di tutto... e diretta conseguenza sono le infestazioni parassitarie.
L'angiostrongilosi a volte può essere asintomatica, ma nella maggior parte dei casi, ha una sintomatologia che va da modesta fino a grave a seconda della carica parassitaria. Ha ciclo indiretto e migra per via linfo-ematogena fino ad organi bersaglio come il ventricolo DX del cuore e arterie polmonari, dove si riscontrano le forme adulte del parassita.
Esami di laboratorio (feci) o sintomatologia manifesta (tosse, affaticamento, melena, tachicardia etc.) permettono la diagnosi differenziale di questa malattia.
Se "preso" in tempo, l'animale può essere curato con un trattamento a base di Milbemicina ossima, cioè il principio attivo dell'Interceptor Flavour (che funge da antielmintico).
A fine trattamento, ripetere l'esame delle feci.
Purtroppo il controllo (tanto più in determinate zone) degli ospiti intermedi è praticamente impossibile... il giardino di casa e/o le aree verdi sono zone a "rischio" per questa parassitosi.
Se possibile, su animale infestato, raccogliere ed ELIMINARE le feci, per ridurre il rischio di far contrarre la stessa malattia ad altri individui (sani) nel territorio---> rischio di diffusione alto!!
I cani giovani e quelli che non vengono sottoposti a regolari trattamenti vermifughi hanno maggiore probabilità di essere infestati dal parassita polmonare Angiostrongylus vasorum. La diffusione del parassita è in aumento in Europa, con segnalazioni in paesi a latitudini diverse.
In uno studio condotto in Gran Bretagna è stato effettuato l'esame delle feci di 900 cani per la ricerca di A. vasorum e per individuare i fattori che possono accrescere il rischio di infestazione nonché identificare i segni dell'infestazione.
Si riscontrava che i parassiti polmonari sono una comune causa di malattia nel sud della Gran Bretagna: il 16% dei cani con segni clinici erano positivi per A. vasorum, così come il 2% dei cani apparentemente sani. Ma si tratta, secondo gli autori, di sottostime.
I cani di età inferiore a 18 mesi avevano una probabilità 8 volte superiore di essere infestati rispetto ai cani di età superiore a 8 anni e quelli di età compresa tra 18 mesi e 8 anni avevano una probabilità 4 volte maggiore di quelli con più di 8 anni. Le positività venivano riscontrate tutto l'anno ma il numero di diagnosi aumentava in inverno e primavera.
I cani infestati possono mostrare una notevole varietà di segni clinici e la diagnosi non è agevole. Più della metà dei cani infestati presenta tosse o difficoltà respiratorie, tuttavia non sempre sono presenti segni respiratori. Sono possibili varie combinazioni di segni quali letargia, affaticabilità, vomito e diarrea. Un numero significativo di soggetti mostra segni di disordini della coagulazione quali sanguinamento eccessivo di ferite modeste o dopo la chirurgia, sangue nelle urine e nel materiale vomitato, pallore delle mucose e sanguinamenti oculari e cutanei.
"Angiostrongylus vasorum infection in dogs: Presentation and risk factors" Morgan, E. R., Jefferies, R., van Otterdijk, L., McEniry, R. B., Allen, F., Bakewell, M. and Shaw, S. E. Veterinary Parasitology. 2010 Aug 6. [Epub ahead of print]
fonti:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]Le parassitosi broncopolmonari sono infrequenti, ma ultimamente sono stati trovati 20 cani affetti da Angiostrongylus Vasorum nella Provincia di Chieti, e questo mi ha fatto riflettere sul fatto che poco o nulla si sa di questa insidiosa parassitosi che, se lasciata intrattata, può portare alla morte del cane.
La diffusione del parassita è in aumento in Europa, con segnalazioni in paesi a latitudini diverse.
In Italia, il primo caso fu descritto in Toscana nel 2002 e sono stati descritti anche casi nel Lazio, in Abruzzo e in Puglia.
L'Angiostrongilosi (filaria francese, filaria polmonare) da Angiostrongylus Vasorum è una malattia parassitaria che colpisce i cani ed altre specie di canidi, tra cui la volpe.Il ciclo biologico del parassita è indiretto dal momento che il cane si infetta ingerendo esemplari quali lumache, bavose e talvolta anche rospi e rane.
Il ciclo della parassitosi funziona in questo modo:
i parassiti adulti vivono principalmente nel ventricolo destro e nell'arteria polmonare e le sue diramazioni.
le uova prodotte dalle femmine adulte localizzate nella porzione destra del cuore, raggiungono i capillari polmonari dove si schiudono diventando larve di primo stadio (L1)
favorite dai colpi di tosse del cane, le larve perforano la parete capillare raggiungendo la faringe
le larve vengono deglutite ed eliminate all'esterno attraverso le feci
le larve libere nel terreno (L2) vengono ingerite dall'ospite intermedio e raggiungono lo stadio infettante (L3)
il ciclo si completa quando le larve L3 mutano in L4 e L5, migrano attraverso i linfonodi mesenterici nel fegato e nelle arterie polmonari, e si sviluppano in forme adulte
L'angiostrongilosi canina può essere del tutto asintomatica o possono presentarsi sintomi clinici quali tosse persistente, difficoltà respiratorie, apatia, letargia, scarsa coagulazione, emorragie spontanee dal naso e dalla bocca, mucose pallide, problemi comportamentali, dolori specie alla schiena, convulsioni, perdita di appetito, perdita di peso, nausea, vomito e diarrea.
Tutti i cani possono infettarsi, ma sono solitamente i cuccioli e i cani giovani e curiosi che, giocando con lumache o bavose trovate in giardino, contraggono la malattia.
Al momento non vi sono prevenzioni all'angiostrongilosi se non un normale trattamento antiparassitario; se avete qualsiasi dubbio fate controllare le feci dei vostri cani dal momento che la presenza di larve L1 ed L2 sono facilmente individuabili.
L'invermectina o moxidectina nella misura di 500 mcg/kg si è dimostrata efficace nella cura dell'angiostrongilosi. La somministrazione va ripetuta ogni 2 settimane fino alla totale scomparsa delle larve dalle feci.
Fonti: Veterinaria Italiana, Vol. 47 (1), 65-76, (http://www.izs.it/vet_italiana/2011/47_1/65.pdf)
Crown Veterinary Clinic Nutfield (https://sites.google.com/site/crownvetswebsite/home/canine-health/lungworm)
fonte:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]Inoltre i cani che sono soliti andare a caccia di lumache sono a rischio avvelenamento da
lumachicida...un veleno mortale!!!!!Lo so che è difficile controllare un cane in giardino, ma dovete stare molto attenti lo stesso, non devono entrare in contatto con lumache o anfibi.