Nei cavalier king charles spaniel,come in moltissime altre razze,purtroppo è possibile si sviluppino malattie genetiche di vario tipo.
E' una caratteristica delle "razze pure" dovuta alla segregazione provocata dal mancato apporto di nuovo materiale genetico.
Ogni razza è predisposta a sue proprie patologie e può essere considerata come un' "isola genetica".
Oggi sono disponibili dei test genetici per l'identificazione di queste patologie,molto utili nel caso di quelle ad insorgenza tardiva,per le quali è possibile l'identificazione precoce. Utilizzando questi test è possibile accertare se un soggetto sarà sano,malato o portatore.
(*)A questo punto penserete che il problema sia risolto...si fanno questi test e in base ai risultati ottenuti ci si regola per utilizzare o meno un cane come riproduttore. MAGARI FOSSE COSI'!
All'estero,Svizzera,Germania,Paesi Nordici e USA si sono mostrati sensibili a questo problema e li utilizzano per il monitoraggio di queste malattie nell'ambito delle varie razze della popolazione canina,ma per i cavalier king purtroppo sono disponibili test di questo tipo solo per alcune malattie:
Atrofia progressiva della retina
Cheratite secca o cheratocongiuntivite secca
Episodic Falling Syndrome
La legge italiana inoltre non prevede per ora controlli obbligatori sui cavalier king usati come riproduttori e l'unica soluzione è di acquistare cani ben selezionati.
Per quanto riguarda gli allevamenti con affisso ENCI sono previsti controlli radiografici per la displasia dell'anca e del ginocchio, ma solo per alcune razze!
Nessun obbligo quindi è richiesto a privati e allevatori,lasciando tutto alla loro buona volontà.
Per questo motivo prima di acquistare un cucciolo è sempre meglio chiedere se siano stati fatti accertamenti ai genitori dei cuccioli per escludere le malattie genetiche più frequenti ( ecocardiogramma per le malattie cardiache,lastre per la displasia dell'anca e della rotula e visita oculistica per le patologie dell'occhio). Questo è l'unico modo per accertarsi che il cucciolo che vi porterete a casa abbia un'altissima probabilità di essere sano,(la certezza non ve la darà mai nessuno e una piccolissima probabilità c'è sempre...anche in una stirpe di soggetti sani può verificarsi un caso di malattia genetica,la genetica purtroppo fa di questi scherzi,ma si tratta di percentuali assolutamente trascurabili!)
Vi metto i link relativi alla normativa ENCI citata prima(che purtroppo non riguarda i cavalier king,ma solo poche razze),anche per farvi notare che è previsto un monitoraggio relativo ad ogni specifica razza,ma solo su RICHIESTA delle rispettive associazioni
DISCIPLINARE PER IL CONTROLLO UFFICIALE DELLA DISPLASIA
DELL’ANCA E DELLA DISPLASIA DEL GOMITO DEI CANI ISCRITTI
AL LIBRO GENALOGICO
PROTOCOLLO REGOLAMENTARE PER IL CONTROLLO DIAGNOSTICO
DELLE PATOLOGIE GENETICHE DEI CANI ISCRITTI AL LIBRO
GENEALOGICO DEL CANE DI RAZZAConsiderando il fatto che le analisi per il controllo delle più comuni malattie genetiche e l'esclusione dalla riproduzione dei soggetti che ne sono affetti, hanno il loro costo, ci si rende conto come sia i privati che gli allevatori, se vogliono mantenere prezzi decisamente concorrenziali, non si sognano nemmeno di farle queste analisi...chi le fa dovrà praticare prezzi adeguati alle maggiori spese sostenute.
Ovunque lo si compri un cavalier king ha il suo prezzo e cercare di risparmiare vuol dire correre molti rischi!
In questi ultimi anni qualcosa in Italia si sta muovendo, cercate quegli allevatori ( pochi) che testano i loro riproduttori per almeno le più comuni malattie genetiche e ricordate che il pedigree è una condizione necessaria, ma non sufficiente a garantire la salute.
I titoli espositivi di un cavalier garantiscono solo sulla conformità allo standard e la bellezza del soggetto.
Un grazie da parte mia a tutti quegli allevatori che si adoperano con amore per la tutela della salute delle future generazioni di cavalier king.
(*)Per saperne di più..
Test del dna per la Diagnosi delle malattie ereditarie
Michele Polli,
DVM, PhD - Facoltà di Medicina Veterinaria - Università degli
Studi di Milano